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Consumi: beni voluttuari vs prima necessità

Carolane de Palmas
June 09, 2023


I beni di consumo voluttuari e i beni di prima necessità sono due settori molto importanti all’interno del mercato azionario in quanto si riferiscono a prodotti e servizi che risentono dell’andamento economico generale e delle prospettive di crescita. Negli ultimi mesi l’alto livello di inflazione e l’aumento dei tassi di interesse hanno influito sulle decisioni di spesa di molte persone: per questo motivo può essere utile concentrarsi su questi due settori in modo da poter capire in cosa si differenziano e quali sono le loro prospettive di crescita.


Il settore del consumo voluttuario


Il settore dei beni di consumo voluttuari raggruppa quelle aziende che vendono prodotti e servizi che sono considerati non essenziali: ciò significa che vengono acquistati solo quando i consumatori hanno del reddito disponibile da poter spendere. Se i consumatori non acquistano questi articoli, infatti, non ci sono conseguenze significative sulla loro salute o sul loro benessere. La loro decisione relativa al loro acquisto è quindi “discrezionale” e il nome del settore dipende appunto da questa caratteristica. Il livello di fiducia e il potere d'acquisto dei consumatori sono due fattori molto importanti per l’andamento generale di questo settore.

Ecco alcuni comparti e alcune società che appartengono a questo settore:


  • Abbigliamento e tessuti (Nike, Adidas, Gap, H&M)
  • Servizi di ristorazione non essenziali (Uber, McDonald's, Starbucks, Chipotle Mexican Grill)
  • Turismo (Marriott International, Delta Airlines, AirBnB, Expedia)
  • Mobili ed elettrodomestici per la casa (Best Buy, Home Depot, Whirlpool)
  • Tempo libero e intrattenimento (Netflix, Walt Disney Company)
  • Vendite al dettaglio in generale (Target, Home Depot, Lowe's Companies, Macy's)
  • Componenti automobilistici e automobilistici (Tesla, Continental, Faurecia)


Il settore dei beni di prima necessità


Al settore dei beni di prima necessità appartengono quelle aziende che vendono prodotti e servizi che sono considerati essenziali per la vita di tutti i giorni come il cibo, le bevande e i prodotti per la salute. Questi articoli, se non venissero acquistati, potrebbero incidere in modo negativo sulla salute o sul benessere dei consumatori. Sono dei prodotti e dei servizi essenziali per la vita quotidiana: basti pensare che per il loro acquisto spendiamo circa il 70% del nostro reddito.

Ecco alcuni comparti e alcune società che appartengono a questo settore:


  • Cibo e bevande (Nestlé, Kraft Heinz, General Mills, Campbell Soup)
  • Prodotti per la cura personale (Procter & Gamble, Unilever, Colgate-Palmolive)
  • Prodotti farmaceutici (Pfizer, Johnson & Johnson, Novartis, Sanofi)


I pro e i contro dell'investimento in azioni di beni voluttuari


Investire in azioni del settore dei beni di consumo voluttuari, essendo azioni cicliche, può essere una buona scelta per diversificare il proprio portafoglio. Nelle fasi di espansione o di ripresa economica ciò consente di sfruttare il denaro che i consumatori hanno a loro disposizione e che vogliono spendere per beni non essenziali.

Si tratta di un settore molto diversificato, il che significa che ci sono molte società e sottosettori su cui investire. I marchi più noti, grazie al loro brand, godono di un solido vantaggio competitivo nei confronti dei competitor. Queste aziende, per mantenere la loro leadership di mercato, innovano costantemente i loro prodotti e loro servizi in modo da poter attirare nuovi clienti. Le società di beni di consumo discrezionali riescono a cogliere in modo rapido i cambiamenti nelle tendenze e nelle preferenze dei consumatori.

 

Le società di beni di consumo voluttuari sono molto sensibili al ciclo economico: per questo motivo possono avere delle in difficoltà nei periodi di contrazione o di recessione economica. Sono società che risentono anche di un aumento del tasso di inflazione in quanto i consumatori potrebbero decidere di rimandare i loro acquisti o di rivolgersi a dei concorrenti che offrono delle soluzioni più economiche.

 

Le vendite delle società di beni di consumo voluttuari sono molto sensibili al prezzo: i consumatori tendono infatti ad acquistare i loro prodotti e i loro servizi in base al prezzo più che per altri fattori. Per questo motivo, prima di investire in una società di questo settore, è importante valutare quali sono strategie di prezzo, come avviene il controllo dei costi e qual è la quota di mercato.

 

Le società di beni di consumo voluttuari possono risentire anche di eventuali interruzioni nella catena di approvvigionamento: ciò può influire in modo negativo sulla loro reputazione, far aumentare i costi di produzione e ridurre i margini. Questo aspetto è particolarmente importante per quelle aziende che sono costrette ad importare merci e materie prime.


I pro e i contro dell'investimento in azioni di beni di prima necessità


Uno dei vantaggi che si ottiene investendo in aziende di beni di prima necessità è quello di avere una domanda costante: i prodotti e i servizi venduti da queste società, infatti, sono poco sensibili all’andamento del ciclo economico, poiché vengono acquistati indipendentemente dalle condizioni economiche. Le aziende di questo settore hanno delle fonti di reddito affidabili e delle entrate stabili poiché la domanda dei loro prodotti non risente delle fluttuazioni provocate da eventuali cambiamenti del ciclo economico.

 

Per questo motivo queste società sono considerate meno rischiose e meno volatili rispetto alle azioni che appartengono al settore dei beni discrezionali e sono una valida opportunità di investimento per gli investitori che sono avversi al rischio.

 

Molte aziende di beni di prima necessità distribuiscono regolarmente ai loro azionisti dei dividendi. Queste società, grazie a dei flussi di cassa costanti, riescono anche ad aumentare la consistenza dei dividendi nel corso degli anni: ciò le rende interessanti agli occhi di quegli investitori che sono alla ricerca di entrate passive.

 

Le azioni di beni di prima necessità, tuttavia, non hanno dei tassi di crescita elevati come quelle dei beni di consumo voluttuari. Il loro potenziale al rialzo, soprattutto nel breve termine, è quindi limitato. Per questo motivo sono titoli più adatti per gli investitori che hanno un orizzonte temporale di lungo termine.


Quando investire in azioni di beni voluttuari


Le azioni di beni di consumo discrezionali sono considerate azioni cicliche perché sono molto sensibili all’andamento del ciclo economico. La domanda dei beni di consumo voluttuario tende infatti ad aumentare nel corso delle fasi di espansione economica, quando i consumatori dispongono di un reddito più alto da poter spendere.

 

L’investitore deve monitorare costantemente l’evoluzione del ciclo economico in modo da stabilire se i consumatori aumenteranno o diminuiranno la loro spesa. E’ molto importante seguire un calendario economico e sapere quando vengono pubblicati i principali dati economici come i rapporti sulla fiducia e la spesa dei consumatori, l'inflazione, l'occupazione e il Pil.


Quando investire in azioni di beni di prima necessità


Le azioni delle società di beni di consumo di base sono considerate difensive in quanto sono poco sensibili all’andamento del ciclo economico. Nei periodi di espansione economica tendono a sottoperformare le azioni che appartengono al settore dei beni di consumo voluttuario, ma forniscono delle prestazioni migliori quando le condizioni economiche diventano più difficili.

 

Prima di investire in una società che appartiene del settore dei beni di consumo di base devi analizzare il sottosettore al quale appartiene in modo da conoscere quali sono le sfide e le difficoltà che l'azienda deve superare e quali sono le opportunità di crescita.


Le modalità con le quali è possibile investire nei settori dei beni di consumo voluttuari e di base


Per investire nel settore dei beni di consumo voluttuari o nel settore dei beni di consumo essenziali ci sono tre modalità:


  1. Investire nei singoli titoli
  2. Investire in indici settoriali come l’S&P500 Consumer Discretionary Index o l’S&P500 Consumer Staples Index
  3. Investire in ETF (Exchange Traded Funds) collegati ai beni di prima necessità o ai beni di consumo voluttuari. Gli ETF offrono una buona diversificazione in quanto consentono di investire in azioni di questi settori che provengono da diverse aree geografiche





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