Focus su inflazione e riunioni delle banche centrali (Fed, BCE, SNB, e BoE)
Lunedì 12: Verranno pubblicati PIL, Produzione Manifatturiera e Bilancia Commerciale inglese.
Martedì 13: Sono attesi i dati sull’occupazione nel Regno Unito, l’inflazione tedesca e lo ZEW Economic Sentiment, oltre che il CPI negli Stati Uniti.
Mercoledì 14: Verrà rilasciato il Tankan Large Manufacturing Index giapponese, il dato sull’inflazione nel Regno Unito e il PIL della Nuova Zelanda. Sempre oggi la Fed comunicherà la propria decisione sui tassi di interesse.
Giovedì 15: Sono previsti i dati sull’occupazione australiana, la pubblicazione dei report sulla produzione industriale cinese, le riunioni di politica monetaria della Banca Nazionale Svizzera, della Banca Centrale Europea e della Banca d’Inghilterra, mentre negli Stati Uniti verranno pubblicati i dati sul commercio al dettaglio e l’indice manifatturiero della Federal Reserve di Philadelphia.
Venerdì 16: Verranno comunicati oggi i dati sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito, i PMI manifatturieri e dei servizi per Francia, Germania e UE, oltre ai dati sull’inflazione dell’Unione Europea.
Outlook settimanale
Questa sarà una settimana ricca di dati. In particolare, si terranno le ultime riunioni di politica monetaria dell’anno delle banche centrali di Regno Unito, Unione Europea, Svizzera e Stati Uniti; inoltre, verranno rilasciati gli ultimi dati sull’inflazione, prima e dopo di esse.
In molti analizzeranno se queste riunioni si tradurranno poi di fatto in maggiori difficoltà per le famiglie, durante quella che dovrebbe essere invece la stagione delle feste. La combinazione tra aumenti dei tassi d’interesse e inflazione che rimane ancora alta si è rivelata finora gravosa per i consumatori, e sembra che ci sia ancora altro da fare per evitare che l’inflazione si radichi e permanga anche nel lungo termine.
Lunedì 12 Dicembre
Il Regno Unito pubblica oggi una serie di dati economici, tra cui il PIL dell’ultimo trimestre, la produzione industriale e manifatturiera e la bilancia commerciale.
Si prevede un ulteriore calo del PIL rispetto al precedente -0,2% a causa dei costi del gas naturale, della lenta ripresa dalla pandemia e dei bassi investimenti e produttività. La produzione industriale dovrebbe scendere dallo 0,2% al -0,2%, mentre quella manifatturiera dovrebbe passare dal -1,1% al -0,4%.
Ci si attende che la bilancia commerciale del Regno Unito scenda ulteriormente da -15,66 miliardi a -18,75 miliardi.
Martedì 13 Dicembre
Martedì saranno comunicati i dati sull’occupazione nel Regno Unito, con la media dei salari, comprensivi dei bonus, che dovrebbe essere scesa a Ottobre dal 6,0% al 5,9%. Sono previsti anche la variazione del conteggio delle richieste di sussidi di disoccupazione e il tasso di disoccupazione.
In Germania sono attesi due importanti dati economici, tra cui il dato sull’inflazione, che si spera mostri finalmente gli effetti positivi della stretta monetaria. Le attese sono attualmente per un tasso di inflazione attorno al 10,0%.
Verrà rilasciato anche lo ZEW Economic Sentiment, ultimamente in fase di miglioramento. Previsti a -27,5, rimaniamo ancora in territorio negativo, ma più vicini allo 0 almeno rispetto al -61,9 della lettura peggiore di quest’anno.
Anche negli Stati Uniti saranno pubblicati in giornata i dati sul CPI. L’inflazione si è gradualmente ristabilita negli ultimi mesi, scendendo ora al 7,7% su base annua. La Fed presterà molta attenzione a questo dato per decidere il futuro dei tassi di interesse nella riunione in programma il giorno seguente.
Mercoledì 14 Dicembre
L’indice Tankan Large Manufacturing, che misura le condizioni di business delle grandi imprese manifatturiere giapponesi, verrà rilasciato oggi. Una cifra negativa dell’indice implica un peggioramento delle condizioni, mentre una positiva indica un miglioramento. Le aspettative sono per un incremento da 8 a 11 per il quarto trimestre.
Il Regno Unito comunicherà oggi i dati relativi all’inflazione, con la speranza di vedere un calo dall’11,1% al 10,7% per il mese di Novembre su base annua. La Banca d’Inghilterra si riunirà il giorno successivo per fissare il tasso di interesse bancario e terrà conto proprio di questo dato per decidere se continuare a proseguire coi rialzi o rallentarne il ritmo.
I membri del Federal Open Market Committee (FOMC) voteranno oggi per determinare il tasso di interesse obiettivo nella loro riunione di politica monetaria. Le aspettative, dopo l’ultimo report sull’occupazione del mese scorso, sono per un ulteriore aumento di 50 punti base, andando così a portare il costo del denaro al 4,50%. L’ultimo employment report ha mostrato un’occupazione statunitense aumentata più del previsto, e salari mensili in crescita al ritmo più veloce da Gennaio.
Per quanto riguarda il terzo trimestre, il PIL della Nuova Zelanda dovrebbe scendere dall’1,7% all’1,0% a causa della stretta monetaria che ha danneggiato la domanda interna. L’aumento del turismo internazionale e la diminuzione della domanda di importazioni dovrebbero compensare il calo in termini di prodotto interno lordo nel lungo periodo.
Giovedì 15 Dicembre
Il dato sull’occupazione in Australia dovrebbe mostrare un calo della variazione del numero di lavoratori da 32.000 a 15.000, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere ai minimi storici del 3,4%.
La Cina rilascerà oggi i dati chiave sulla produzione industriale per il mese di Novembre su base annua. Si prevede un calo del valore totale della produzione dal 5,0% al 3,8%.
Il consiglio di amministrazione della Banca Nazionale Svizzera si riunirà per decidere l’intervallo di riferimento dei tassi di interesse per il quarto trimestre. Finora quest’anno i tassi sono saliti da -0,75% a 0,50%.
Anche la Banca Centrale Europea e la Banca d’Inghilterra si riuniranno in giornata per le loro decisioni di politica monetaria. Si prevede che entrambe aumenteranno i tassi di riferimento di 50 punti base, rispettivamente al 2,50% e al 3,50%, dopo essere state colpite da un’inflazione elevata e persistente, che si aggira ben al di sopra dell’obiettivo del 2%.
Negli Stati Uniti verranno oggi pubblicati diversi report relativi al settore del commercio al dettaglio, per quella che si prevede una stagione festiva sottotono. Tra questi, le vendite al dettaglio core di Novembre, che dovrebbero scendere dall’1,3% allo 0,3%, mentre le vendite al dettaglio comprensive del settore automobilistico dovrebbero scendere dall’1,3% al -0,1% sempre nel mese di Novembre rispetto a Ottobre.
In calendario anche l’indice manifatturiero della Federal Reserve di Filadelfia, che valuta le condizioni di business dei produttori del distretto. L’indice indica un miglioramento al di sopra dello zero e un peggioramento delle condizioni al di sotto. Si prevede un aumento da -19,4 a -6,2 per Dicembre.
Venerdì 16 Dicembre
Oggi verranno pubblicati diversi report sul settore del commercio al dettaglio britannico. Le previsioni sono per vendite pre-natalizie più basse del solito, a causa del persistere dell’inflazione e dell’aumento dei tassi di interesse. Le vendite al dettaglio di Novembre, rispetto all’anno scorso, dovrebbero diminuire da -6,1% a -6,5%.
I PMI manifatturieri e dei servizi di Francia, Germania e UE dovrebbero rimanere tutti al di sotto di 50, mostrando una contrazione dei settori.
Saranno pubblicati oggi i dati relativi all’inflazione all’interno della UE, che dovrebbe mostrarsi stabile al 10,0% anche a Novembre, su base annua, nonostante l’aumento dei tassi di interesse.
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